Montemignaio - Guida Turistica

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 Il borgo di Montemignaio sorge tra una fitta vegetazione boschiva di castagneti, conservando inalterata la sua bellezza medievale.
 Nella parte più alta dell'abitato è possibile ammirare i resti del grandioso Castello eretto dai Conti Guidi nel XII secolo, chiamato "Castel Leone".
Castello di Montemignaio
 L'origine del castello di Montemignaio è da ricercare dal passaggio nella zona dell'antica via romana che, da Firenze, attraverso Pelago e il Passo di Crocevecchia, inoltrandosi nel versante meridionale dei monti di Consuma e Secchieta, si raccordava alla principale arteria casentinese dell'antichità che conduceva ad Arezzo. L'antico percorso era ancora molto usato durante il medioevo e questo portò allo sviluppo del Castello in posizione dominante al vertice di un contrafforte a strapiombo sulla valle del torrente Fiana.
 Il primo documento scritto comprovante l'esistenza dell'insediamento risale al 1103, una bolla papale nella quale si confermava al Vescovo di Fiesole l'autorità sulla Pieve di Montemignaio. Già negli anni successivi e per tutto il XII° secolo l'area veniva ricordata fra i domini dei conti Guidi, in conseguenza dell'investitura del conte Guido Guidi feudatario del vicino castello di Poppi, privilegio confermato anche da un documento del 1191 dell'imperatore Arrigo IV.
 Furono proprio i Guidi ad erigere in loco il castello, conosciuto  anche come 'Castel Leone' o semplicemente 'Castiglione', rimasto in loro possesso fino alla rivolta di Castel S.Niccolò con i cui abitanti i montemignanesi fecero causa comune contro i soprusi dell'ultimo discendente della famiglia feudale, conte Galeoto. Nel 1440 gli stessi abitanti si sottomisero al comune di Firenze e vennero aggregati alla Potesteria della Montagna Fiorentina.
Il cortile del mastio con il pozzo.  I resti della cerchia muraria del castello dominano ancora il paese. A destra della porta di accesso principale svetta ancora il poderoso torrione che fungeva anche da torre campanaria, a sinistra una seconda torre, probabilmente gemella dell'altra, è oggi notevolmente ridotta in altezza. Le due torri sono unite dalla possente cortina muraria nella quale, come detto, si apre la bella porta ad arco a tutto sesto che immette nel cuore del castello. Appena varcato l'ingresso sulla sinistra si ergono maestosi i resti del palazzo, residenza dei conti prima e del Podestà fiorentino poi, e del cassero di forma quadrata. Nelle cortine murarie si nota ancora la forma murata di quella che un tempo era la porta che conduceva nella corte del Palagio. Oggi per accedere allo splendido cortile, dotato al centro di un bel pozzo, occorre fare il giro esterno delle mura sulla destra della porta principale. Subito dietro alla mole del cassero sorge ancora la primitiva chiesetta del castello. Tutto l'insieme, piuttosto ben tenuto, è uno dei migliori esempi di borgo medievale fortificato toscano di montagna.
 Nel cuore del centro storico sorge invece la Pieve di Santa Maria Assunta, costruita nel secolo XI. L'interno si presenta in stile romanico, arricchito di capitelli finemente decorati.
 All'intero della Pieve di Santa Maria Assunta è inoltre possibile ammirare numerosi pregevoli dipinti, tra i quali una "Madonna col Bambino", detta "Madonna delle Calle", opera di Giovanni Toscani (1370-1430), e una "Madonna in Trono col Bambino e quattro santi dottori della Chiesa". Di notevole pregio è anche una terracotta di Benedetto Buglioni (1459-1521) raffigurante una "Madonna in Trono col Bambino e i Santi Antonio Abate e Sebastiano".
Il Parco Eolico di Montemignaio
 L’impianto eolico Montemignaio è di proprietà della “Parco Eolico Montemignaio S.r.l.”, società controllata al 100% dalla Edison Energie Speciali. L’area in oggetto è situata in corrispondenza del crinale di Monte Secchieta, precisamente nei pressi di Poggio della Risala, all’interno del territorio comunale di Montemignaio (AR). L’altitudine varia dai 1400 m slm e 1500 m slm; l’ambiente nella zona del sito è caratterizzato da colture erbacee e da pascolo. L’impianto è stato realizzato a seguito di un Accordo di Programma tra la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo ed il Comune di Montemignaio, che ha permesso l’individuazione all’interno della zona agricola, di un’area idonea all’installazione di n. 5 aerogeneratori.
 Al momento l’impianto eolico conta n. 3 aerogeneratori tripala ENERCON E40 da 0,6 MW ciascuno, per una potenza media di resa totale pari a 1,8 MW ed una produzione annua di 3.781 MW.
 L’energia elettrica prodotta in Bassa Tensione (BT) dal generatore di ciascuna macchina viene trasferita al quadro di controllo interno della torre e quindi ad una cabina prefabbricata ubicata ai margini del plinto (cabina di macchina) dove sono alloggiati quadri eletrici ed il trasformatore per la elevazione della tensione da BT (380-690 V) a Media Tensione (15.000 V). Un sistema di linee in cavo di tipo interrato collega fra loro le cabine in MT. Dalla centrale, tramite cavidotto interrato, l’energia prodotta viene trasmessa fino al punto di consegna in MT (15KV).
 L’impianto eolico di Secchieta, sfruttando una risorsa naturale e rinnovabile, produce energia elettrica “pulita” e permette quindi la riduzione di emissioni nocive secondo quanto riportato nella tabella seguente: